Premi play: tutte quelle notti fluttuando nello spazio

Claudio Cataldi (foto: Graeme Moncrieff)

Ieri ho aperto gli occhi alle 4,36, un orario strano perché non ha una vera identità. Per qualcuno è mattino, pur essendo buio pesto. Per altri è notte, nonostante l’alba sia proprio lì in fondo, dietro quei grattacieli, oltre quelle nuvole, nascosta in un angolo di cielo che non riusciamo a vedere ma c’è. Sui vetri delle finestre del palazzo di fronte a quello dove vivo – a separarci c’è solo l’esigua lunghezza di un cortiletto interno, bici incluse – la luna è un sorriso sfumato e appena visibile, come un bel segreto pronto per essere rivelato alla persona giusta. A piedi nudi percorro i pochi passi concessi dal mio appartamento, prendo le cuffie, premo play e il mondo intero diventa un tempio, e questa notte si allunga fin dove arriva il mattino, direbbe qualcuno.

Claudio CataldiAn age of lies. Lui spiegherebbe che no, è una roba da nulla, pochi accordi, pochi arpeggi, pochi minuti, poche pretese. Tu fai finta di non sentire le sue giustificazioni, siediti accanto a lui e ascoltalo mentre sussurra la sua verità in un modo che arriva a pochi ma che colpisce in pieno. È una musica fragilissima, eppure preziosissima. An age of lies e la successiva Power plant alarm sono due dei brani migliori – più belli, più emozionanti – della discografia di Claudio Cataldi.

CorasandelDiving. L’anno scorso avevo segnalato Bee today, un delizioso brano che loro avevano definito acoustic gaze. Adesso i Corasandel tornano con due nuovi pezzi molto diversi e ancora più emozionanti. Diving è una scheletrica ballad dream pop che è al tempo stesso nebbia, brividi e tormenti, un universo intero racchiuso tra Spiritualized e Red House Painters. Un approdo sicuro per quelle notti in cui il cuore è in subbuglio e i pensieri sono schianti di mare in tempesta.

VlimmerX. Questo decimo di diciotto ep del progetto tedesco Vlimmer è ottimo perché è esattamente quello che serve quando si è alla ricerca di un post punk serrato, notturno e per certi versi definitivo. Nonostante i testi in tedesco, è davvero facile entrare in connessione con brani come Nebelgeist o con i dieci minuti infuriati di Kodens: basta toccare le note giuste per capirsi al volo.

Alberto Almas, I. La coincidenza numerica tra il numero I di Almas e il numero X di Vlimmer è anche una coincidenza stilistica: il suono di questo interessante artista italiano non è poi così distante da quello del tedesco. I è un bellissimo brano di pop piegato al synth punk in cui le tonalità scurissime della musica si mescolano con le disperate malinconie della voce.