Cambiare il paradigma: lo shoegaze-rap di “Salici” di Davi Lost

La storia insegna che la commistione tra rock e rap è roba da modernariato: l’hanno fatto (e ascoltato) praticamente tutti, tanto che adesso perfino le grandi star dell’hip hop nostrano salgono sul palco con band ben attrezzate, perché ok le drum machine, ma la resa di una batteria acustica suonata come dio comanda è insuperabile dal vivo. Il palermitano Davi Lost fa qualcosa di più: unisce l’heavy shoegaze alla Nothing con il mondo del rap (tendenza trap). Chiarisco subito: non è una canzone che può parlare a me, che ho altri gusti e altro vissuto, non mi ritrovo nel brano e non mi ritrovo nel rap come mezzo d’espressione artistica (salvo eccezioni, ovviamente).

Oltre il raggio d’azione

Ma Salici è un singolo interessante perché dimostra come la grammatica dello shoegaze non sia più relegata al suo classico raggio d’azione. Al di fuori dunque di quello che può essere il mio gusto, la canzone gira bene e la parte strumentale è ottima. Ricordo un concorrente di X Factor di qualche anno che mescolava grunge e trap in maniera discutibile. Ecco, Davi Lost sembra invece uno assolutamente in controllo della situazione ed è un pregio. Credo peraltro che lui abbia la possibilità di andare oltre il rap e tentare la carta di una vocalità più post punk, come peraltro avviene in altri suoi pezzi. Sia come sia, Salici è un caso di scuola che dimostra l’incredibile adattabilità dello shoegaze a contesti fuori standard.