Lunedì dream pop. Chiedere a una canzone come andrà la giornata

Lightning Bug

Da qualche anno sono abbonata a un servizio che si chiama Una parola al giorno. Ogni mattina, attraverso un’email che viene solitamente spedita verso le 2 di notte, arriva nella mia casella di posta un termine della lingua italiana del quale si descrivono l’etimologia, l’evoluzione e si racconta qualche aneddoto. Sempre interessante, sempre fatto con cura, è un ottimo modo per ampliare il proprio vocabolario. Però, nel corso del tempo, il significato della parola del giorno ha preso un’altra prospettiva: la mia. Mai stata affezionata agli oroscopi, ecco che invece appena sveglia termini come “trimalcionico”, “cataplasma” e “ascoliasmo” diventano la cartina tornasole della mia giornata. E se per oggi fossero delle canzoni a decidere come andrà questo lunedì? Sicuramente sarebbe più facile che pensare al collegamento che potrebbe avere la parola “hobbit” con la mia vita. Perché non ho mai letto Il Signore degli Anelli e quando sono andata al cinema a vedere il primo film della trilogia mi sono addormentata dopo mezz’ora.

Lightning Bug, The right thing is hard to do

Si tratta del primo singolo dell’album in uscita il 25 giugno A color of the sky. Un brano lento, che procede in mondo languido mentre la bella voce della frontwoman dei Lightning Bug Audrey Kang canta di come sia difficile far convivere le lotte interiori di ciascuno di noi con quelle che deve affrontare la società. Le proprie battaglie cosa sono di fronte alle grandi questioni sociali (come la xenofobia o il cambiamento climatico)? Magari non è una domanda da farsi appena svegli, però se ci viene posta in un’atmosfera così sognante non fa poi così paura.

Twin Oaks, Lock & Key

Se è una di quelle mattine in cui volete prendervi una distanza ulteriore dal mondo esterno questo Ep di 5 canzoni è la colonna sonora giusta. Il duo losangelino riesce a creare paesaggi sonori diversi (dal dream pop all’elettronica) che fanno viaggiare in un mondo interiore che è tenero e doloroso allo stesso tempo. Una introspezione dolce-amara, tanto da scomodare perfino il proprio funerale: tema spesso tabù durante le conversazioni, ma che può essere un pensiero liberatorio tra sé e sé.

Grids And Dots, What happens to friendship

Respirare aria fresca a pieni polmoni. Ecco cosa succede quando si ascolta il nuovo Ep del gruppo australiano. Un dream pop molto indie che si allontana da atmosfere lisergiche e sospese per svegliarci con ballate leggere e un po’ malinconiche, che sanno molto di primavera. E il titolo dell’album apre a una riflessione che di questi tempi probabilmente un po’ tutti stiamo facendo o evitando di fare, a seconda della risposta che già, in cuor nostro, sappiamo.