Tutorial: come spiegare alla gente che cos’è lo shoegaze

Photo by frankie cordoba on Unsplash

“E tu quindi che musica ascolti?”. Cerco di mettere a fuoco una risposta che possa risultare comprensibile. Non la trovo. Perché se c’è una lezione che ho mancato nella vita, è quella lì: come spiegare in parole semplici che cos’è lo shoegaze a chi ha vissuto tranquillamente senza saperlo (e continuerà a farlo). È una domanda che mette ansia, quasi come quando ti ritrovi da ore un messaggio da leggere su WhatsApp e non ti decidi a visualizzarlo per vivere senza pensieri ancora un po’. Ecco, quando mi chiedono che cosa ascolto io non so che fare: annuire? sbadigliare? visualizzare il messaggio su WhatsApp? aggiornare il blog? Per fortuna, qualche tempo fa tra le pieghe dei social network è sbucato un meme che suddivide le persone in varie categorie sociali, basandosi esclusivamente sui gusti in fatto di musica:

Livello “That guy”

Nella tavola involutiva che viene rappresentata qui sopra, lo shoegaze è – come dire – quello che è sempre stato: una colonna sonora per gente che, insomma, ecco, ci siamo capiti. Noi infatti siamo proprio quel tipo. Così Shoegaze Blog ha preparato un utilissimo tutorial per rispondere una volta per tutte alla domanda definitiva: che cos’è lo shoegaze?

Lo shoegaze spiegato alle persone che conoscono le basi

woman wearing black eyeglasses
Photo by Daniel Xavier on Pexels.com

“Hai presente i Ride?”

“No”.

“Hai presente i Cure?”.

“Sì”.

“Ecco, lo shoegaze è tipo la musica che fanno i Cure, però più potente”. (Grazie a Dario Torre degli Stella Diana).

Lo shoegaze spiegato a chi ascolta la trap

frankie-cordoba-779392-unsplash

“Hai presente i My Bloody Valentine?”.

“No”.

“Hai presente i Cure?”

“No”.

“Hai presente il rock?”.

“No”.

“Hai presente le chitarre?”.

“No”.

“Hai da accendere?”.

“Sì”.

Lo shoegaze spiegato a chi non vede l’ora che torni Sanremo

grayscale photo of a man in houndstooth print suit jacket wearing a hat
Photo by Pixabay on Pexels.com

“Hai presente i My Bloody Valentine?”

“No”.

“Hai presente i Matia Bazar, epoca Antonella Ruggiero?”.

“Sì”.

“Ecco, metti due brani dei Matia Bazar contemporaneamente, accendi l’aspirapolvere e regola la potenza al massimo: il risultato è lo shoegaze”.

“Così non si capisce un cazzo, però”.

“Stasera che c’è su Raiuno?”.

Lo shoegaze spiegato ai tuoi nonni

adult elder elderly enjoyment
Photo by Pixabay on Pexels.com

“Nonna, ascolto una musica molto malinconica”.

“Alla tua età avevo già tre figli grandi”.

“Ok”.

Lo shoegaze spiegato a chi conosce solo i cori da stadio

bruno-aguirre-266825-unsplash
Photo by Bruno Aguirre on Unsplash

“Hai presente gli Slowdive?”.

“JU-VE-ME-RDA JU-VE-ME-RDA”.

“Hai presente i Cure?”.

“JU-VE-ME-RDA JU-VE-ME-RDA”.

“Hai presente il pedale della distorsione?”.

“JU-VE-ME-RDA JU-VE-ME-RDA”.

“Hai presente il riverbero?”.

“JU-VE-ME-RDA JU-VE-ME-RDA”.

“Ha chiamato tua madre: dice di non tornare tardi che devi portare fuori il cane a fargli fare la pipì”.

“JU-VE-ME-RDA JU-VE-ME-RDA”.

Lo shoegaze spiegato a chi conosce lo shoegaze

22308785_1501086976648861_5684186841723490593_n

“Hai presente i My Bloody Valentine?”

“Sì”.

“Hai presente gli Slowdive?”

“Sì”.

“Hai presente i Chapterhouse?”.

“Sì”.

“Hai presente i Drop Nineteens?”

“Sì”.

“Hai presente i Veldt?”

“Sì”.

“Hai presente i Tokyo Shoegazer?”.

“Sì”.

“Hai presente i Blankenberge?”.

“Sì”.

“Hai presente gli etti/etta?”.

“No”.

“Sfigato”.