Stare dietro a tutti i nuovi dischi non è facile. E per quanto gli algoritmi di Spotify possano venirci in soccorso, spesso si rischia di perdere comunque il filo delle uscite. Perché da qualche parte nel mondo ci sono tante piccole grandi band: alcune magari non molto note, ma tutte davvero interessanti. Ci pensa allora Shoegaze Blog a segnalare dieci nuove canzoni che forse non conoscete e che sicuramente meritano di essere scoperte, ascoltate e magari amate.
Brief Candles, Retreater. Hai presente quando ascolti un brano bellissimo che ti sembra familiare sin dall’attacco, nel senso che è esattamente il tipo di musica che vuoi sentire in quel preciso momento? Ecco: Retreater dei Brief Candles è uno di quei pezzi.
No Honeymoon, Perfect & lovely. L’autunno, i riverberi, la malinconia che non è mai tristezza ma comunque qualcosa di molto simile. I No Honeymoon giocano facile con i tuoi sentimenti grazie a un brano che assaggia il tuo cuore e non lo molla più.
Purest, Waiting for. Il videoclip sembra provenire direttamente dagli anni Novanta – sgranato, minimale, potentissimo. La canzone è il paradigma shoegaze applicato alla musica moderna: gran caos, gran suono, grande melodia. Se ti mancano i Drop Nineteens, rivolgiti ai Purest.
Citrus Clouds, You loved me first. La costruzione perfetta della strofa, il ritornello che si incide nella memoria, il suono della chitarra che sostiene la struttura del brano senza travolgerlo. Un brano da amare.
Autodromo, Whistle. Indie pop immerso nei riverberi, suoni gentili e ritmi leggeri, post punk smussato dal dream pop. Gli Autodromo ci portano via con un brano che si allunga tra strofe orecchiabili e chitarre in prima fila. La Svezia calcistica ci fa soffrire, quella dream pop ci fa sognare.
Yoop, Blow. C’è la solennità dei brani importanti, quelli che scandiscono il proprio ingresso in maniera decisa, piena, autorevole. Tra i Cure ed M83 ci sono gli Yoop: synth pop con sfumature dream-wave che inizia dalle parti di Disintegration e finisce dritto tra i tuoi brani preferiti.
Tomorrow Forever, Do you feel what I feel. Siamo dalle parti dei Ride: dunque uno stile dritto, avvolgente, orecchiabile. I Tomorrow Forever in questo brano trovano il suono giusto: si esaltano ed esaltano. Ci sono delle potenzialità che vanno ulteriormente messe a fuoco: intanto cominciamo bene da qui.
Corrections, Anticipating. Musicalmente è un pezzo dream pop drammatico e struggente: suona oscuro ed emotivo come serve in certe circostanze. È il brano migliore del disco, quello che valorizza al meglio le ottime intuizioni chitarristiche.
High Fantasy, Firelike. È un mix curioso di pop, wave e shoegaze. Suona benissimo, si ascolta benissimo, si ricorda a lungo. È il singolo di chi ama canzoni da canticchiare, ma detesta canticchiare canzoni senz’anima. È un tormentone perfetto. Peccato che questo sia un mondo imperfetto.
I Am Sonic Rain, Aurora. Il nuovo album, Hidden, uscirà il primo dicembre. Nell’attesa, fatti coinvolgere e travolgere dal post rock d’alta scuola di Aurora, un ottimo brano per crescendo e potenza.