Aerofall, “Forms”

Solitamente in una canzone non cerco il groove. In una canzone cerco la fragilità. Anche in quei casi in cui a prevalere è il ritmo, cerco sempre il punto debole del brano, quel momento in cui la musica smette di nascondersi e inizia a raccontarsi davvero, a svelare un pezzo di cuore, a rivelare un istante di verità. Sono quelle canzoni che in un modo tutto loro vanno oltre l’aspettativa dell’intrattenimento – l’esercizio ginnico dei sorrisi di circostanza e l’acido lattico emozionale dei soliti arrangiamenti scemi travestiti da grandi idee. Sono quegli album che si schierano da sconfitti – ma non da arresi – di fronte ai giochi facili e al predominio culturale dello stile. Sono quegli accordi che musicano il nero per cercare colori nuovi, più intensi, saturi, vivi. Lo shoegaze è la rappresentazione sonica della fragilità umana. È una presa di posizione netta di fronte al cinismo pop di oggi per riaffermare un principio sacrosanto, ovvero che la musica non è un sottofondo, ma è la messa in scena di sentimenti umanissimi, verissimi e, dunque, fragilissimi. Anzi, preziosissimi.

Quell’approccio assoluto

Aerofall
Aerofall

Forms dei russi Aerofall è un disco che si basa sulla prevalenza dell’emotività. È un lavoro di impatto e bellezza, una psichedelia morbida messa sotto pressione da un suono spesso e rumoroso. 23 è shoegaze segaligno e contundente: la struttura indie pop del brano viene costantemente tenuta sotto scacco da un lavoro ossessivo alle chitarre che ricorda l’approccio assoluto alla materia dei connazionali Blankenberge. Breathe so better è il singolo che detta i tempi al resto dell’album, ne garantisce il senso ultimo e di fatto alza il livello di una raccolta già ottima di suo. I don’t care è quello che farebbero i My Bloody Valentine se decidessero di fare un brano rock’n’roll: suoni dritti che diventano storti, chitarre che sembrano invocare una bufera, strofe e ritornelli che tengono il punto e centrano il risultato. Gli Aerofall nella scena shoegaze attuale rappresentano uno degli esempi migliori di quel rinnovamento che passa attraverso la continuità. Il disco, davvero bello, si acquista qui.