Non sono molto conosciuti, gli Stove. Eppure sono tra i migliori esempi di indie rock degli ultimi anni. Is the meat that fell out è un ep uscito lo scorso dicembre ed è bellissimo: l’ho ascoltato quasi ogni giorno per mesi, conosco a memoria ogni passaggio, ogni strumento, ogni suono. Adoro l’ironia un po’ cazzona della band – il titolo dell’album potrebbe riferirsi al taco della copertina, finito miseramente per terra – e mi sintonizzo immediatamente con quella malinconia così piccola e quotidiana che è tipica di chi usa il sarcasmo per nascondersi (e difendersi) meglio: “Fake a smile and lie to you, it’s been a while since I had to see my friends move on and live”, cantano gli Stove in The meat, pezzo bedroom pop perfetto e sensibile, calibrato con i giusti suoni e perfettamente in linea con i sentimenti di chi non è poi così a proprio agio in questi tempi privi di stile.

Hey friends, this all really sucks to say but we’re going to have to take an ‘indefinite hiatus’…We will still be playing at Silent Barn tomorrow night but it will unfortunately be our last show til Jah knows when. We are all just going through a lot of bullshit and need to go back to formula. Thats a spider man reference. Anyway yall know at least my history with breaking up bands, tomorrow is another damn day.
Love, steve from stove from ovlov

Questo è il messaggio postato la scorsa settimana dagli Stove su Facebook. A quanto pare ci sarà ancora spazio per un altro album, già registrato. E poi chissà, domani è un altro maledetto giorno. Di sicuro sentirò la mancanza di questa band.