Ricomincia la scuola e la musica diventa un permesso di totale evasione, vi ricordate Smells like teen spirit? Ne sentite il profumo? Io sì. Sin dai tempi dell’asilo piangevo spesso e facevo pena alle tipe del Magistrale che tentavano di farmi smettere. Le suore avevano una bellissima campanella dorata piazzata in cortile, veniva maneggiata per scandire le ore in modo molto aggressivo, come un assolo o un feedback ben eseguito per me che avevo voglia di fuggire verso il mio rifugio, la casa, dove ricordo che mamma cantava gli Inti-Illimani mentre vaporizzava i miei grembiuli e le mie camice dai toni rosa femmina. A chi inizia gli studi suggerisco di sognare e di ascoltare tutto, leggere tutto, sentire tutto. Iniziamo dal lunedì, iniziamo da settembre… ricominciamo.
Æsthetic Will, Blind eyes
Quando decisi di non frequentare più l’università ebbi un gruppo cover dei Ramones ed ero alla batteria. L’italopunk shoegaze degli Æsthetic will sembra mosso dallo stesso spirito che avevo io in quei tempi. Il lo-fi della produzione mi ricorda quei pomeriggi di sala prove e dunque mi permetto di fare un annuncio a tutti i giovani gruppi: fermentatevi dentro un garage, tra mura di cartoni d’uova, restate così come vi suggerisce il sound di questo singolo, Blind eyes. Siate in quattro, con le chitarre perse, la batteria punk nervosissima, la voce “d’inglese” e magari un Martini smezzato perché tutto nausea.
Corduroy, Corduroy
I Corduroy sono una band formata da quattro musicisti svedesi. Li incontriamo tra le loro strade, nelle assestate periferie post industriali. Un nordico indie dream pop, un post rock caricato di raffinate texture chitarristiche e vocali. I brani hanno guitar fill iniziali spesso limpidi, a volte pieni di fumi densi come nel pezzo Blomster. La linea di basso in flange e toni aperti alla Simon Gallup di stampo Faith fa godere le nostre orecchie disilluse. Per la copertina è stato scelto un bicromatico attraente arancio/nero che funziona sempre benissimo.
Sungaze, This dream
This Dream è l’album della duo americano Sungaze. I coniugi di Cincinnati, Ian Hilvert e Ivory Snow, ci offrono il loro intimo e luminescente dreamgaze, composto da un cantato old fashioned e un nitore di chitarre come riverberi di luce tra nuvole cariche di pioggia. Musica che, come l’acqua dal cielo con i prati, rende sempreverde quel pop raro che tanto apprezziamo, quello che ci fa stare male ma sognare bene.
Letting Up Despite Great Faults, Gemini
Gemini, singolo dei Letting Up Despite Great Faults, porta dal Texas un traffico intenso di suoni, un caos emotivo in cui il synth diventa un giocattolo di plastica rotto. Nel buio si sente «I love that you’re always the one around to say it’s okay» e c’è un quiet/loud da ascoltare con qualcuno che puoi guardare negli occhi.