Citando i Green Day e distorcendo la loro famosa frase Wake me up when September ends, è tutto il mese che penso: “Svegliami quando finisce agosto”. Strano a dirsi, ma il mese più estivo degli altri – e comunemente più amato – è diventato da un anno a questa parte quello che odio di più. Non me ne voglia chi la pensa diversamente da me, ma la buona notizia è che agli sgoccioli: con settembre tante novità sono in arrivo e il vero capodanno è finalmente alle porte.
Lore City, Participation mystique
Il duo americano torna a distanza di meno di un anno con un altro album che coglie subito l’attenzione dell’orecchio più allenato a ritmi psichedelici e ipnotici. L’album è una forma di danza mistica, una transizione, un rito di passaggio verso un abisso di simboli e immagini soggettive e archetipiche: il subconscio.
Of All Living Things, If I go
Di loro ne avevamo già parlato un annetto fa sotto il nome di Nicetry. Con l’uscita del loro secondo singolo, gli Of All Living Things annunciano l’arrivo dell’EP On familiar ground previsto per l’8 ottobre. Un apparente cambio di rotta conferma però la loro origine come band coesa all’insegna della nostalgia, dei suoni puri che permeano profondamente di quiete l’ambiente circostante.
Jesse D’Kora, Morning light
Jesse D’Kora è lo pseudonimo di Dan Parker dei Juliper Sky. Il suo progetto solista combina la ruvidezza del surf rock con la texture iridescente del dream pop. La freschezza di questo singolo è piacevole quanto la nostalgia che solo gli introversi possono apprezzare e ricercare come sentimento essenziale. “And if we got lost on a evening night / Would you fade through the morning light?”: la conclusione perfetta di un’ode a te, nostalgia.
Cielo Oceano, Have you stared at the sea?
Il duo portoricano composto da Tom e Andres Lugo è già al secondo album e ha una voglia apparentemente instancabile di fare rumore. C’è la stratificazione ipnotica dello shoegaze ed echi eterei che espandono la musica fino a distanze sconosciute agli umani. Da non perdere: All gone wrong. Non mancano coesione stilistica e complessità di composizione, il che rende l’album una proposta interessante e non banale.