Il cielo di Milano oggi sembra un anticipo d’autunno, se non fosse per le strade vuote intorno che sembrano invece mettere un’anteprima d’agosto: è un lunedì che sarebbe stato meglio evitare, insomma. Ma tant’è, Shoegaze Blog è ancora qui a presidiare il fortino con tre uscite shoegaze che probabilmente non conosci ma che sicuramente apprezzerai. Garantito.

Sleep Overload, Demon lights

I My Bloody Valentine si sentono subito, sin dall’attacco di Demon lights: i russi Sleep Overload pagano volentieri dazio in questo singolo che ha lo stesso fascino selvaggio di certi brani di Isn’t anything. Con l’altro pezzo, Saturngazer, proseguono lungo il cammino di un noise ingentilito dalle chitarre sfalsate e da una vocalità misteriosa e inafferrabile.

Presents For Sally, Look skyward and take it on

Say something è un singolo notevole: sai perfettamente dove i britannici Presents For Sally vogliono portarti, lì dove le chitarre vanno a fondersi in suoni che a volumi bassi seducono, a volumi alti trapassano i timpani. Ancora meglio il super crescendo shoegaze di When we all move away: un’epica pop senza grida e senza slogan, istintiva e senza pensieri, come dei Coldplay finalmente sollevati dall’obbligo commerciale di conquistare il mondo. Una band perfetta per quando ci ritroveremo sotto a un palco, stretti e non distanziati, felici come prima.

Pushkar Brand, Pink water curtain

Non so moltissimo di questo progetto – non ha nemmeno un profilo su Bandcamp, per dire – se non che è stato messo su da un produttore musicale/artista visuale italiano con la passione per lo shoegaze. Il punto debole è rappresentato dal post punk tutto affanni e male di vivere di Paingel: armonicamente è ok, purtroppo la voce ammazza ogni dinamica con un tono stile Ian Curtis alle prese con il sermone della domenica pomeriggio. Meglio, molto meglio gli altri due pezzi, in cui una psichedelia cosmica prende possesso dei suoni e si viaggia senza cinture di sicurezza fino a Urano o giù di lì.