Sfanculare una band che non ti piace non aiuterà i tuoi gruppi preferiti a emergere

Proprio loro

Qui abbiamo un’unica regola: parlare soltanto di band che a nostro parere meritano di essere ascoltate. Può sembrare una cosa scontata, ma in realtà ci troviamo nell’epoca dell’opinionismo a tutti i costi, che di per sé non è un male, se non fosse che si traduce quasi sempre nella demolizione di quello che non ci piace: c’è chi lo fa per sincera indignazione, chi semplicemente per trollare e buttarla in caciara. Nello specifico, l’acredine nei confronti dei Måneskin è qualcosa che non capisco, perché la stragrande maggioranza delle critiche (spesso davvero brutali) ha una premessa totalmente sbagliata: sovrapporre piani diversi. Ovvero, li si giudica partendo dal presupposto che il loro campionato sia lo stesso di quello dei Really From o dei Black Country, New Road. Personalmente ritengo che il singolo dei Måneskin funzioni bene per i contesti bazzicati dalla band, ma il punto è un altro: mandare continuamente affanculo sui social i gruppi che detesti non aiuterà i progetti che ami a emergere. Se ci pensi è assurdo: prestiamo più attenzione a ciò che non rientra nei nostri gusti. Immagina invece che mondo sarebbe se, anziché passare le giornate a scrivere che X è una merda, impiegassimo la stessa energia per parlare della musica che ci piace. È un atto molto difficile specialmente quando si gioca nelle retrovie, dove bisogna andarsi a prendere ogni maledetto pallone perché nessuno ce lo passerà. Ora più che mai c’è bisogno di sostenere gli artisti meritevoli, che spesso non ce la fanno ad andare avanti per colpa dell’incessante rumore causato dalle polemiche del momento. Ecco che allora Shoegaze Blog ti dà un compito: racconta a tutti ciò che ami anziché ciò che detesti. Ricorda che la musica che odi non teme le critiche, ma solo l’oblio.