Lunedì shoegaze. Cosa dicono le tue carte? E la tua musica?

Gorgeous Bully (foto: Cinnamon Stewart)

I tarocchi sono uno strumento interessante e poliedrico. La loro storia è antica, ipotetica e affascinante. Originari della Cina o dell’Arabia, quel che è più certo è che si diffusero in Europa a partire dall’Italia del nord alla fine del quattordicesimo secolo. Il mio primo approccio ai tarocchi risale alla lettura de Il castello dei destini incrociati di Italo Calvino, non a caso un autore che sento fortemente affine a me. Dopo svariati anni di avvicinamento e allontanamento da questa forma d’arte, i tarocchi hanno ricominciato a parlarmi e mi perdo spesso nei dettagli dei vari mazzi acutamente decorati e difficili da decodificare. A volte pongo una domanda, dispongo le carte e dialogo tra me e me in una sorta di auto-riflessione sul mio presente. I tarocchi mi ricordano la musica, perché sono sfuggenti, toccano delle corde interiori e smuovono la mente. Ora ti chiedo: cosa dicono le tue carte? E la tua musica? Bene, premi play e scopri cosa hanno da dirti i brani che Shoegaze Blog ha selezionato questa settimana.

Blankenberge, No sense

Il ritorno dei russi Blankenberge e l’arrivo dell’estate: due eventi apparentemente senza un nesso, ma forse qualcosa in comune c’è. No sense si spande nell’aria come la brezza marina al tramonto, come la nostalgia sottile e diffusa tipica di ricordi intensi, come notti calde infinite eppure sfuggite in uno schiocco di dita. Il nuovo brano dei Blankenberge risuona un po’ come una hit: leggera, orecchiabile sin dal primo ascolto e impossibile da dimenticare.

Gorgeous Bully, Sick of everything

Due brani per cuori veri, che non hanno paura di lasciarsi andare e dire la verità sul proprio stato d’animo. Essi scorrono veloci come una nota vocale disperata, ritmati come pensieri senza sosta. Il britannico Gorgeous Bully è un narratore dell’intimità delle relazioni senza risultare scontato né mieloso.

Just Mustard, I am you

Durante l’anteprima – trasmessa lo scorso 20 maggio – del prossimo tour Live in dreams, gli irlandesi Just Mustard hanno svelato un nuovo brano. Dai primi secondi si riconosce la loro firma inconfondibile, la loro attitudine sul palco – anche senza il pubblico – rimane forte e ipnotica, rafforzata dalla voce sirenica di Katie Ball e dalla frase “change my head“, che risuona come mantra e ossessione instancabile.

Bachelor, Doomin’ sun

Una novità dalla California: il duo composto da Melina Duterte (Jay Som) e Ellen Kempner (Palehound). L’album tocca temi che spaziano dalla queerness al cambiamento climatico e risulta spesso molto intimo e umano. La ruvidezza dell’indie rock si aggiunge alla stratificazione di parole, significati e silenzi dando all’album corporeità e omogeneità, nonostante le varie influenze stilistiche.