Ogni giorno è un po’ uguale all’altro. Il cielo ha smesso anche qui a Lisbona di brillare e dunque bisogna inventarsi qualche espediente per divertirsi, ironizzare sul grigiore di queste ore e intrattenersi con del nonsense. L’altra notte, per esempio, ho fatto un sogno assurdo, dai colori vividissimi. Lo definirei come un cartone animato psichedelico composto da loop, personaggi strani (io per prima), paesaggi esistenti in chissà quale mondo parallelo – a che servono le droghe quando si ha un’immaginazione così fervida? Ricordo poco di quel sogno, se non che mi trovavo in un pianeta tutto arancione, rosso e fucsia, dove c’erano mostri, a un certo punto un bosco, di notte, e un cavallo con cui scappavo per salvare qualcuno. Un mondo nonsense che forse ha più senso di quello vero.
Middle Kids, Questions. Quando mi viene il mal d’Australia, una delle cose che posso fare è mettere le cuffie, chiudere gli occhi e ascoltare musica di band australiane (sempre una garanzia). I Middle Kids si sono aggiudicati un posto nel mio cuore e ne parlo ormai come di cari amici. Questions è un singolo rock fresco e disimpegnato, allo stesso tempo colorato con suoni introspettivi alla Bon Iver. Dunque un ottimo compromesso tra espansività e malinconia.
Vicious Blossom, You breathe inside of me. Un viaggio attraverso la densa nebbia: viene descritto così sulla pagina Bandcamp dei Vicious Blossom. Un tragitto confortevole, ovattato e lento, dove si assapora ogni attimo, si respira l’umidità di suoni intricati come piante di un sottobosco. Luminous è un’introduzione energica e affiatata, che si stempera nella docile e dolce melodia di May: entrambe altamente consigliate. Per i più bisognosi di forti emozioni c’è Carrie, dove la voce calda di Nate Zerbe e le note del basso sono un vortice magnetico per le orecchie.
Subsonic Eye, Nature of things. Da Singapore, ecco il terzo album di questo progetto frizzante e giovane. Una band in metamorfosi che trova conforto nel divertirsi suonando con serietà. In questo album viene celebrato lo spirito della natura in modo attraente, coinvolgente, cosciente. Acerbi e sperimentali, tradizionali e complessi, i Subsonic Eye sono una bella novità dall’altro capo del mondo.
You, Nothing, Reflectie. Un loop introduttivo calamita dritti nell’occhio del ciclone. Il nuovo singolo degli You, Nothing è il secondo estratto (il primo l’abbiamo presentato in anteprima qui) dall’album prossimamente in uscita Lovely//Lonely. “Reflectie” è il termine fiammingo per “riflesso” e, come il video (diretto da loro stessi ed edito da Federico Costanzi) suggerisce, narra di riflessi di un tempo che passa e non torna, inesorabile, scandito da attimi impercettibili e mai uguali.
Pinhdar, Parallel. Un estratto dal secondo album prodotto con Howie B e in uscita il 26 marzo. Scuro e viscerale, Parallel è solitudine, elegante inquietudine, sogno e incubo. Il video diretto da Samuele Romano è la trasposizione per immagini della cupezza dei suoni tratti da una realtà sempre più assurda e frustrante.
White Flowers, Within a dream. Dissociazione, personalità multiple, individualità: ecco i temi principali trattati in questo breve EP. Voci dialogano nelle tracce, come in Within a dream, confondendo e sollevando ansia attraverso sussurri ammalianti come i canti delle sirene. Quello dei britannici White Flowers è dream pop noir d’altri tempi nello stile e contemporaneo per le emozioni che muove, perché ben radicate nella realtà che stiamo vivendo.