Lunedì dream pop. Il cuore è più grande di come lo ricordavi

Leathers

Ieri mi sono ricordato una di quelle barzellette divertentissime e un po’ zozze che tiravo fuori in certe occasioni, quando per esempio mi ritrovavo corpo estraneo in quelle comitive di persone affiatatissime ma un po’ bullette con novizi, imbucati e timidoni come il sottoscritto. Nove volte su dieci conquistavo il favore del pubblico dando il peggio di me, ovvero raccontando storielle autobiografiche vere o verosimili che finivano con un epilogo stile tragico Fantozzi. Ed era sempre interessante scoprire che per avere un po’ di considerazione niente funzionava meglio di una figura di merda.

Questa settimana Shoegaze Blog presenta sei novità che ti faranno capire come il dream pop riesca a mettere perfettamente a fuoco le sensazioni che contano davvero. Al resto del mondo non interessano: a noi sì. Eccome.

Northwest, London. La musica è il contorno, il resto mettilo tu: i ricordi, le emozioni, i rimpianti, le speranze. “London is the town where dreamers come to dream”, cantano i Northwest, melodie sottili e magiche come quel sogno confuso e bellissimo che ti ha accompagnato nella notte e al risveglio ti lascia l’umore dolce e il cuore più grande di come lo ricordavi.

Piroshka, Brickbat. La voce di Miki Berenyi dei Lush è il bentornato che vuoi sentire quando la settimana comincia bruscamente con mille impegni rimasti in agguato dal venerdì precedente. I Piroshka sono l’incrocio di storie diverse (KJ McKillop dei Moose, Mick Conroy dei Modern English e Justin Welch degli Elastica) e il suono è quello giusto.

Leathers, Phantom heart. Il nuovo singolo della canadese Leathers ti porta nel cuore della notte, quasi come se volesse accoglierti nel punto più segreto del mondo per ritrovare i cocci di storie finite male e sogni bruciati in fretta. Se le notti insonni non ti spaventano, qui trovi la tua colonna post punk e synth pop perfetta.

Fiasco, Hold on (they say). Tieni duro, dicono. E ti senti come se in fondo fosse tutto qui, il discorso: tenere botta e aspettare che passi. Probabilmente una buona canzone è l’unico vero scudo che ci resta: i francesi Fiasco tirano fuori la loro armatura post punk, pronti per tirarti fuori dai guai.

Fragile Animals, Come down. Quando mi chiedono che cos’è il pop, non riesco a fare a meno di pensarlo con un po’ di riverbero e con un mucchio di malinconia. E soprattutto con le parole giuste al momento giusto: “And the noise in my head makes me feel the same”. Già: proprio così.

Jay Som, Simple. Mi stupisco ogni volta che sento una nuova canzone della californiana Jay Som. Simple, che fa parte del catalogo di Adult Swim Singles, è un dream pop casalingo che, semplicemente, sa quali note suonare per cancellare il mondo intero, almeno per tre minuti.