Lunedì dream pop: l’autunno perfetto di Soot Sprite (ma non solo)

Soot Sprite

Questo lunedì Shoegaze Blog lascia che sia il dream pop a prendere il controllo. Perché forse non esiste genere musicale più autunnale di questo. E perché ci sono alcuni progetti che effettivamente hanno dimostrato di saper raccontare quella storia che tanto ci piace – quella musica che apre varchi nel tessuto dei sogni – senza però lasciarsi sedurre dalla comodità di seguire modelli ormai ben standardizzati. Sei proposte concrete, mature e risolte che aspettano soltanto te per aprire le danze e cambiare verso alla settimana che comincia.

Soot Sprite, Comfort in concrete. Elise Cook ti accoglie nel suo loft a Exeter, in Gran Bretagna, e mentre guardi il mondo fuori incastrato nel flusso della quotidianità lei si trasforma in Soot Sprite e suona una musica bellissima che sta a cavallo tra dream pop e shoegaze, un po’ malinconia e un po’ euforia. Comfort in concrete è un ep sorprendente, il racconto in quattro quarti di un autunno perfetto. E quando lei canta “I will promise myself more”, sai che in fondo sta parlando anche per te.

FlirtingThis would be funny if it were happening to anyone but me. Poi ti sposti a Londra e vai a trovare questi ragazzi che, beh, ti lasciano a bocca aperta. Mescolano i riverberi degli Slowdive, pillole di cantautorato-verità di Sun Kil Moon e il suono totale dei This Will Destroy You: e che cosa pensi che venga fuori se non una musica incredibile? Loro lo chiamano anxiety pop, trova tu una definizione migliore: io alzo il volume e scordo il resto.

Neyemia Grue, Revelations. Il tragitto prevede una tappa in Ucraina, dove risiede questa band che fa un dream pop maturo e molto interessante. Questa pubblicazione di due soli brani risale al 2017 ma meritava di essere recuperata, perché i pezzi sono davvero validi. Ce n’è a sufficienza per sperare di ascoltare qualcosa di più in futuro.

Bootchy Temple, Glimpses. In Francia incontriamo questa band parigina che sembra avere una forte attrazione per il dream pop, il twee e per una certa idea di indie pop, che include ovviamente parecchio riverbero e un bel po’ di melodie morbide e psichedeliche, di quelle che fanno sempre bene nelle settimane di cielo grigio e lavoro duro. Glimpses è l’album d’esordio del gruppo: non si poteva iniziare meglio.

Living Hour, Living Hour on Audiotree live. In Canada puoi avere la fortuna di imbatterti nei Living Hour. Che suonano un dream pop di grande classe e stile, come piccole lullaby perfette, rotonde, raffinate. Ne vogliamo di più.

Bluish, On our own. Si giunge infine in Portogallo per ascoltare cos’hanno da dire i Bluish. L’influenza dei Beach House è piuttosto evidente, così come è molto evidente il talento di questo duo nel costruire canzoni dal gancio melodico immediato e dal feeling dream pop perfetto. Prom è il pezzo che meglio di tutti rappresenta i Bluish: comincia da qui e poi ascolta il resto.