Lunedì shoegaze. Le stelle dell’Orsa

Dharmacide

Questi pomeriggi durano sempre meno e certi suoni non hanno cittadinanza la mattina, mi pare di infrangere una legge del Dio Musica, ma la vita è fatta di contrasti e di contraddizioni. Un po’ come la democrazia, che ultimamente si è ammalata, eppure sarebbe facile guarirla, basterebbe pensare sempre anche agli altri. L’accanimento e la violenza li gradisco solo sugli strumenti, ma con la giusta armonia, proprio come avviene nello shoegaze: mi sento di essere neosensibilista, gli Offlaga Disco Pax lo spiegano bene nel loro brano Sensibile, «…una parola vaga come le stelle dell’Orsa». In attesa che sia chiara a tutti questa definizione, mi restano le cuffie e i miei nuovi ascolti consigliati.

Cold Gawd, Gin

Dalla California la bella – e lontanissima – voce di Cold Gawd nel singolo Gin si trova ritagliata in modo approssimativo – ma efficace – sulle distorsioni massicce delle chitarre, mentre un loop ossessivo di drone note resta dentro i vortici del sound che ricorda gli effetti del gin e l’immobile piacere dello shoegaze da sottopalco. Il brano termina con uno spoken word femminile che avvisa la chiusura delle giostre sonore. L’album è in uscita il 29 ottobre 2021.

Dharmacide, Cult band member

Cult band member è il nuovo album di Dharmacide, da Madrid. Per cominciare, assegno tanti punti di approvazione per la foto in copertina: se ne deduce una bella personalità, anche per la sua voce sincera. Sono shoegazer e mi vanto di essere occasionalmente depressa, poi mentre ascolto Depressed il ritmo tra batteria e voce in eco mi fa scattare un entusiasmante momento pogo che dirama ogni nebbia esistenziale.

Flu Flu, Shinefull

L’EP Shinefull degli spagnoli Flu Flu è una dose abbondante di energia elettricau, vari brani shoegaze con voce e ritornelli concreti, mantenuti da un apporto di elettronica che li astrae dal già sentito. Vacazione in Rome è il racconto di una bella giornata, circondati da suoni frizzanti come l’aria, un ritmo suburbano su e giù dalla metropolitana. Shine è un treno che si avvicina carico di lettere d’amore, con la piacevole sofferenza di chitarre distorte.