Lunedì dream pop. Limoni e altre acidità

Bridge Dog

Questa settimana Shoegaze Blog fa letteralmente in giro del mondo. Si parte dall’Australia, con un gruppo che va tenuto d’occhio perché potrebbe diventare uno dei preferiti di questo sito. Si prosegue verso gli Stati Uniti per partecipare a una lezione di psichedelia fatta come dio comanda. Si torna infine in Italia con un post punk ben suonato e orecchiabile. Fidati di noi.

Bridge Dog, Lemon

Il limone è un ingrediente perfetto e diabolico perché può spingere verso l’alto i sapori di un piatto, ma può anche essere usato con lo scopo di coprire magagne e orrori in cucina, per esempio ravvivando un pesce morto – se capisci cosa intendo. Il limone del nuovo singolo degli australiani Bridge Dog è fresco e acido il giusto, dream pop di dolcezze aspre e morbide al tempo stesso: «A sour song about a car crash», scrivono loro. Detta così sembra una roba alla Smiths, ma senza quel romanticismo nichilista generazionale. Forse.

Acid Dad, Searchin’

Non sono sicuro che la categoria dream pop sia particolarmente centrata per questo gruppo statunitense che pare avere una predilezione per una certa psichedelia dal motore a scoppio e dai dettagli fluo – gli anni Settanta, se non ci fossero stati sai che noia nelle nostre città. Il disco Take it from the dead, un titolo da b movie di lusso alla Jim Jarmusch, uscirà il 16 luglio: non prendere impegni.

Dead Rituals, Forget me

Il nuovo singolo dei napoletani Dead Rituals insegue almeno un paio di coordinate spazio-temporali: il post punk perso nei riverberi densissimi degli anni Ottanta e il synthpop tenue della prima metà degli anni Duemila (più vicino forse a certe robe ibride degli Hood che alla sintesi indietronica dei Notwist), ai quali va aggiunto una riscrittura post rock non invasiva che fa da collante al tutto. Niente male davvero.