Lunedì shoegaze. Andrà tutto bene

Lights & Motion

Nuovo anno, nuove prospettive, vecchi recuperi. Questa settimana il tuo amichevole Shoegaze Blog di quartiere fa un mini recupero di tre uscite del 2022 che meritano di essere segnalate. Come sempre, dunque, premi play e lascia che sia il riverbero a raccontare il tuo stato d’animo.

La Cattedrale, Volume I

«Sentirsi soli come cani», ripete ossessivamente La Cattedrale sopra un post punk ridotto all’osso – tre accordi, una grancassa, molta frustrazione – e sembra quasi di vederlo lì mentre le budella si attorcigliano spietati sconquassandogli i lineamenti del viso: questa cattedrale fa una giusta paura, come tutti i luoghi in cui hai trascorso la tua adolescenza macerando dentro il tuo stomaco ogni tormento esistenziale. Musicalmente Volume I è interessante, benché ancora un po’ acerbo. Questo ragazzo è da tenere d’occhio.

Lights & Motion, Son

Questo gioiellino era sfuggito ai nostri radar, ma valeva la pena ripescarlo, perché è un crescendo perfetto e coinvolgente: un suono ampio, un orizzonte che si allarga di secondo in secondo e finisce per abbracciarti. Christoffer Franzen ha dedicato questo pezzo al suo primo figlio e obiettivamente non poteva fargli un regalo migliore. E come se non bastasse (e non basta), sta per uscire sotto il marchio Deep Elm l’edizione del decennale di Reanimation, il disco d’esordio. Chi ama il post rock farebbe bene a non perderlo.

Safe Disorder, Everything is going to be alright

Andrà tutto bene, ci dice il francese Safe Disorder, ma il suono sembra voler sfuggire alla trappola dell’ottimismo. Sarà che certe vibrazioni esistenziali si riescono a percepire solo quando si è appena maggiorenni (e lui ha 19 anni), ma questo ep ha una genuinità e passione che spiccano in maniera evidente, riuscendo ad andare anche oltre rispetto a una scrittura nugaze che non è originalissima, ma che comunque ha il suo perché.