Lunedì shoegaze. Fare rumore

Shiki Tavi (foto: Dylan Johnson)

Sono tempi silenziosi. Chi ha ancora il privilegio di poter uscire di casa e vivere la strada può testimoniare che gli stimoli sonori sono cambiati, se non scomparsi. Si sono disumanizzati da quando non si può più chiacchierare in massa all’aperto, fare rumore e ballare su canzoni forti e coinvolgenti. Per fortuna la musica colma i vuoti. Ascolta le novità di Shoegaze Blog, apri le finestre e ravviva la tua quotidianità alla faccia di quel deserto di cemento e alberi che sta lì fuori, immobile e distante.

Heavydive, Narrow lines. Abbozzando una versione più cupa e rumorosa degli Smiths, i canadesi Heavydive hanno confezionato un singolo equilibrato e al contempo in disperato bisogno di esplodere.

Star, Violence against Star. Un regalo per chi non sopporta il silenzio e ha bisogno di costante rumore di sottofondo. Lasciatevi trasportare dalla dolcezza graffiante di questo dream pop ben fatto e sporco di fuzz.

Feel Spector, Feel Spector. Il primo album degli italiani Feel Spector va ascoltato al buio o ad occhi chiusi per poter essere recepito in tutta la sua totalità di stimoli sonori, tra cui sono chiare le influenze di Velvet Underground e Spacemen 3.

Soul Blind, Greatest hits vol. 1. La cura giusta per quei giorni in cui si ha carenza di grinta. I Soul Blind possiedono una carica infinita, data dal gioco delle corde hardcore su basi e atmosfere shoegaze.

Shaki Tavi, Apple eyes. Sebbene non recentissimo, Shoegaze Blog segnala il singolo dei californiani Shaki Tavi. Si tratta di nostalgia pura e ruvida, presente qui e ora e struggente al punto giusto.