Lunedì dream pop. I giusti brividi

Tom And His Computer

Ok, quest’anno la stagione autunno-inverno si preannuncia piuttosto complessa. Il corso degli eventi non si può controllare se non con ciò che serve – mascherina, distanziamento, prudenza – sperando che tutto questo casino finisca presto. La musica, lo dico sempre, è lo scudo al quale aggrapparsi per parare i colpi e andare avanti.

Tom And His Computer, Future ruins. C’è una certa affinità tra Thomas Bertelsen, producer danese e titolare del progetto, e Trentemøller, che ha coprodotto Future ruins e l’ha pubblicato per la sua etichetta In my room. Si parla di una sensibilità armonica comune che li spinge a trasformare il dream pop in un racconto di microprocessori, display retroilluminati, pedali analogici e melodie a pelo d’acqua. Quello di Tom And His Computer è un post punk ripensato secondo per secondo, nell’ottica di un’elettronica nordeuropea in cui è molto facile trovare i giusti ritmi, i giusti rumori, i giusti brividi.

Brief Candles, Dimmer / A trace. Molte band dream pop tendono a restare incastrate in arrangiamenti che seguono le regole e non azzardano un cambio di passo. I Brief Candles invece fanno di più: suonano con gran foga indie rock, impastano rumorismo e dolcezza, alzano i ritmi laddove altri avrebbero optato per la solita ballad cosmica e sporcano gli arrangiamenti quel tanto che basta per trasformare il dream pop in un genere a parte. In pratica, questo progetto statunitense riesce a fare un gran baccano pur restando ben inserito in uno di quei girotondi di malinconia che più ti buttano giù e più ti tirano su.

Noise Not Songs, Acqua alta. Affacciandomi alla finestra di casa mia non vedo acqua alta ma un parco semi deserto e un orizzonte sagomato dai palazzi laggiù, ma Acqua alta mi regala pochi minuti d’estate nel cuore dell’autunno. A dispetto del nome, il progetto francese Noise Not Songs non è rumore, bensì pop lento, sfumato, zuccherino con retrogusto acido, stile Mac DeMarco.

Inframell0w, Sour cream. Vedi alla voce bedroom pop. Il progetto del ventunenne livornese Tommaso La Rocca è esattamente quello che ci si aspetta dalla musica quando le motivazioni sono pure e il talento ben coltivato: Inframell0w mette se stesso e le proprie emozioni in un dream pop che è nebbia e fragilità.

Beesqueeze, Lost at sea. Questa band maltese si inserisce in quel filone per il quale i suoni vibrano lungo il confine tra psichedelia e drone. È un brano stilisticamente rigoroso che è un estratto di un disco in uscita questo inverno.