Lunedì dream pop. Stropicciarsi il cuore e poi partire per l’estero

Laveda

Mi hai incontrata in una notte d’inverno e mi hai detto che a breve saresti partito per l’estero. Ti ho risposto che al tuo ritorno sarei stata io a partire, io che non posso vivere a lungo sotto lo stesso cielo. Ora mi piace pensare al fatto che non c’è stato nulla di più bello che bruciare quelle stupide premesse e stropicciarsi il cuore, delicatamente ma velocementeShoegaze Blog oggi vi propone sei brani dream pop per farvi stare nel flusso della vita che muta senza soluzione di continuità. Premete play e fate buon viaggio…

Laveda, Dream. SleepQuesto duo newyorkese propone un semplice brano cantautoriale graffiato da chitarre travolgenti ed energiche in tutta la loro distorsione. Dream. Sleep. è il loro debut single, una promessa di euforia, di suoni giovani e colorati, in continuo cambiamento alla ricerca della propria maturità“Now I know I’m in another place / And I know I’ll never be the same”.

Nova Shanti, Architettura spiritualeLo scorso 24 maggio è uscito Da qui a domani, EP di questa band milanese nel segno del riverbero e della melodia tutta italiana accompagnata da chitarra, batteria e violoncello. Un sogno a due voci, in un’architettura tra le nuvole: lei delicata ma potente, lui grezzo ma dolce, coesistono e non potrebbero reggere l’uno senza l’altra.

Le 1991, Pulso. Con questo brano arriviamo lontano, fino al Messico, per conoscere un duo formatosi nel 2011 sotto le influenze new wave e post punk. Pulso, pubblicato nello scorso aprile, si sviluppa tra ritmi macchinosi, loop e una voce sospirata e riverberata. Possiamo solo sperare che questo singolo non sia una rosa nel deserto e che abbia un seguito.

It’s Sunday, Projection on a sheetDalla Francia ancora ottima musica: un brano slow sul labile confine tra dream pop e shoegaze. Abbastanza dreamy e introverso per far sì che ci piaccia. Prendersi dei minuti per assaporare ogni secondo di Projection on a sheet suona d’obbligo per chi vuole estraniarsi dal traffico e dal flusso di facce sconosciute in strada.

Dade City Days, Old fashioned. Bologna è una delle città italiane cui guardare se si è alla ricerca di musica interessante. E questo brano l’abbiamo trovato proprio da quelle parti. Il testo trascinato e bagnato di malinconia è in linea con le hit indie italiane mentre la base lo-fi dai vaghi ricordi new wave anni Ottanta sprigiona quella sonorità tipica del dream pop, coinvolgente e da trance ipnotica.

Lost Jackets, Above and beyondQuesta band australiana di Melbourne è un po’ come quella giacca dimenticata in fondo all’armadio ma perfetta per le occasioni speciali: riscoprirla è piacevole. Una marcia verso l’altrove, con quel ritmo costante che si ripete in tutta la sua durata. Si arriva davvero in un luogo sconosciuto, quello dei ricordi che paiono déjà vu.