Lunedì dream pop: più malinconia, meno ferocia, stessi brividi

Draag

Livello davvero molto alto questa settimana su Shoegaze Blog. In un certo senso, è la conferma di una tendenza che sto notando prendere piede nella scena shoegaze internazionale. Ovvero, si punta a un suono sempre meno sordo, tagliente e cattivo, sempre più dilatato, liquido e malinconico. Più Slowdive, meno My Bloody Valentine, per semplificare. La dicotomia alla base dello shoegaze ovviamente non si risolve in maniera definitiva, sono ondate che avanzano e si ritirano in maniera ciclica e costante, ma comunque è un fatto che negli ultimi mesi si è sentita un po’ più grazia e un po’ meno ferocia. In ogni caso, brividi.

Draag, Nontoxic process. Da Los Angeles, i Draag sono una band che racconta il pop allungandone le strutture di base e rispettando quasi ogni postulato dream. Il risultato è che questa musica rende facile ciò che facile non è. Questo disco è dunque una raccolta di canzoni apparentemente semplici, sicuramente raffinate.

Lightfoils, Chambers. Da Chicago, i Lightfoils sono probabilmente l’esempio più calzante di questa ondata dream pop. Summer nights è un brano che è quasi un caso di scuola per come tratta la materia: una linea vocale perfetta, un crescendo chitarristico pulito e tridimensionale, un ritornello che si apre alla distorsione e chiude così ogni discussione.

Another Heaven, IE. Da Minneapolis, gli Another Heaven aggiungono ruggine e qualche accenno rock alla formula standard del dream pop. Di fatto, però, tirano fuori un singolone pazzesco, perfetto e compiuto: IE è una di quelle canzoni che se le ascolti ti fanno innamorare per sempre. Tra Pedro The Lion, Swervedriver e Slowdive.

Rilev, Rilev. Si chiude con due band messicane. Loro sono i Rilev, un gruppo che ha imparato la grammatica dream pop da certe cose da Just for a day e l’ha ripresentata in questo ep, che contiene una sorta di slowcore pieno di riverberi e di tristezza. Un suono austero, da notte inoltrata, in fuga da tutto.

Bloosh, Under the sea. Loro invece sono i Bloosh e anche loro sono a loro agio con queste atmosfere un po’ decadenti e certamente bellissime. Questo ep è molto interessante e può vantare la presenza di un brano, 24/7, che è davvero ottimo. Premi play e diffondilo ovunque.