Nel momento in cui il suono si trasforma in coltelli che volano e aria che brucia, con Cristiano Godano e Riccardo Tesio intenti a creare il caos con le loro chitarre storte e attaccabrighe, Luca Bergia è lì dietro i tamburi che non segue il maremoto, ma lo provoca. Se i Marlene Kuntz di Sonica sono la spiegazione esatta della parola noise, molto del merito va proprio a Bergia, con la faccia da professore di scienze, la postura da jazzista raffinato e la capacità di imbrigliare il rumore all’interno di soluzioni ritmiche inaspettate e complesse. Dire che la sua mano può essere piuma e può essere ferro non è lasciarsi andare a una battuta ormai logora, ma esporre un’analisi molto accurata. Basta ascoltare Nuotando nell’aria: Bergia è un sismografo che oscilla in base a scosse elettriche che vanno e vengono. Oppure Donna L in versione live: una sassaiola hardcore velocissima, violenta, sbilenca. In effetti, è un batterista anomalo per una band di rock alternativo che della pressione sonora fa un punto d’onore, tant’è che i Marlene Kuntz progressivamente allargano lo sguardo, allungano i suoni, dilatano le atmosfere e Luca è lì, sempre perfettamente a suo agio mentre indica la via, che si tratti di un precipizio rock, di una vertigine pop o di una sperimentazione nel campo dell’ignoto. Avercene, di batteristi così versatili.
E se si parla di lui ostinatamente al presente è perché nonostante la sua prematura scomparsa – aveva appena 54 anni – avvenuta giovedì 23 marzo 2023 nella sua abitazione di Cuneo, la sua musica continua a rappresentare la quotidianità di tantissime persone: ogni giorno, da qualche parte in Italia, c’è gente che scandisce la propria giornata con le percussioni di Luca. Che ha lasciato la band nel 2020, senza dissidi di nessun tipo, e che nel frattempo è diventato professore di scienze – tutto torna, alla fine – alle scuole medie. E dato che di Luca voglio parlare al presente, non posso che porgli le domande più importanti, alle quali lui saprà darmi la risposta giusta: come stavamo ieri? Sarà così domani? Dimmi di sì.