Lunedì shoegaze. Fingere di vivere in uno stato di grazia

True Sleeper

Ho sognato, stanotte, che un giornale importante parlava di me. Non riuscivo a leggere: potevo solo provare a intuire il contenuto osservando le persone intorno. Nei loro sguardi però c’era una luce strana, opaca, che rendeva tutta la situazione difficile da decifrare. Ero colpevole o innocente? Ero vincitore o sconfitto? Così poi sono tornato a casa, mi hai accolto con occhi grandi e sorriso aperto: ti ho mostrato il giornale, ti ho chiesto di raccontarmi quello che c’era scritto. Tu l’hai preso e l’hai buttato via. “Non serve”, hai detto. E mi sono svegliato così.

Questa settimana Shoegaze Blog ha preparato un menu che prevede chitarre distorte, psichedelia, fuoco, anni Novanta e orgoglio lo-fi. Premi play e unisciti alla festa.

True Sleeper, Life happened. Shoegaze Blog aveva presentato in anteprima esclusiva il singolo d’esordio del nuovo progetto di Marco Barzetti, ex Weird. Se quel pezzo era super, il disco è ultra. I riferimenti diretti e indiretti – Nothing, Ride, una certa psichedelia, persino una sottotraccia blues – vengono riletti e fatti propri da un talento non comune. “Find yourself a little house to stay as I pretend to live in a state of grace”True Sleeper è il cantautore shoegaze che mancava.

Verano, Specchio. La canzone ci conferma che Verano è un’artista molto a suo agio con sonorità di chiara derivazione shoegaze. Specchio gira benissimo: è il singolo pop che in Italia nessuno o quasi riesce ancora a fare, privo com’è di melodie furbe e di arrangiamenti furbetti – per fortuna. La voce di Verano è poco più di un soffio sul fuoco delle chitarre: i suoni bruciano, dunque, ed è un incendio che non fa paura.

Submotile, Ghosts fade on skylines. Gli irlandesi Submotile spesso sparano col bazooka (Amped and faded è un brano eccellente che non fa prigionieri). Però altre volte riescono in qualche modo a trovare una sfumatura pop (Tramonto) che rende tutto il discorso decisamente meno monolitico. Bel disco.

So Totally, In the shape of. Gli americani So Totally hanno appena pubblicato il loro nuovo album, che è un buon esempio di dream-gaze liquido e privo di contorni ben definiti: tanta melodia e una costruzione dinamica degli arrangiamenti nella classica alternanza pieno-vuoto. Gli anni Novanta, insomma, proiettati vent’anni dopo: ci voleva.

Aliendawg. & Moon Pics, Give in/Paper heart. La chicca della settimana arriva da questo doppio singolo di due progetti shoegaze brasiliani. Give in e Paper heart sono canzoni molto belle, dotate di quel fascino discreto e malinconico che hanno soltanto i progetti nati dal lo-fi, cioè quelli che usano pochi mezzi per raccontare l’intero universo. Due splendide sorprese.