Lunedì shoegaze. Il tempo è una cosa strana

Bnny

Milano, quando piove, sembra avvolta nei suoi stessi stereotipi: un sole invisibile, una luce piatta, un’unica, lunga sfumatura di grigio. Eppure la pioggia, più che spegnere la città, le permette di respirare meglio. Ripulisce l’aria, rallenta il passo, cambia il modo in cui viviamo il quotidiano. Ed è proprio nei giorni così che certe canzoni suonano meglio. Tre brani da ascoltare in cuffia, sincronizzati con l’umore di chi, sotto la pioggia, ritrova inaspettatamente il sorriso.

Adelaide & Tanadamus, Leave the light on

Il pianoforte ovattato è un’introduzione appena accennata, quanto basta per consentire a una vocalità piena di ricamare sopra melodie e malinconie. I francesi Adelaide e Tanadamus citano Cocteau Twins e Beach House, ma sembrano più sintonizzati su una certa tendenza cantautorale statunitense, versante Bon Iver e National – ovvero armonie intime e trasversalità sonora – che in poco più di due minuti costruisce un bel pop cinematografico, dai riverberi ben dosati e dall’emotività adatta a questa primavera dal sole pallido, come le nostre inquietudini.

Oneiros Way, Orbs

Il duo milanese Oneiros Way, di cui Shoegaze Blog si è già occupato in passato, torna con un ep che rappresenta una piccola svolta musicale. Orbs ha un suono più spinto sull’elettronica, al punto che è quasi un piccolo off topic rispetto alle tradizionali coordinate seguite da questo sito. Ma basta ascoltare la chitarra dilatata di Glide, con la sua atmosfera cupa, gotica e glaciale sullo stile dei Depeche Mode più oscuri, per ritrovarci a ballare lo stesso ritmo, a condividere le stesse emozioni.

Bnny, One million and three love songs

La copertina di questa riedizione ricorda un po’ quella del primo album degli Squid, ma il suono della statunitense Bnny va da tutt’altra parte: più dritto, più intimo, più fragile. È un cantautorato dream pop in cui il romanticismo è un balletto sentimentale scandito da notifiche alle due di notte e amori talmente grandi che vanno vissuti senza aspettative: il momento è adesso, non perdiamo tempo. «Time is a strange thing, forgotten a lot but I remember some things», canta non a caso Jessica Viscius. La musica oscilla tra il dolce e l’acido, tra orecchiabililità morbida (Good stuff) e claustrofobia sonora alla Pj Harvey (Screaming, dreaming). L’amore, per Bnny, «è la forza della vita», ha raccontato a Rolling Stone. Una strada in cui perdersi finisce spesso per voler dire ritrovarsi.