Lunedì shoegaze. Musica da cameretta, mondi lontanissimi

Max Zorn

Il mondo è pazzo, ma adesso ha pure gli occhi iniettati di sangue. Di fronte a tutto questo, ascoltare e condividere bella musica diventa, ora più che mai, un atto di resistenza culturale a cui non possiamo rinunciare. E allora ecco due segnalazioni che renderanno la vostra giornata senza alcun dubbio migliore.

Max Zorn, Until you know

La canzone inizia con suoni rotti, disturbati, imperfetti, come una falsa partenza che ricorda gli stereo scrausi anni Novanta, quegli ascolti su nastri instabili che finiscono per perdersi nelle meccaniche analogiche. Ci siamo. Il talentuoso artista statunitense Max Zorn trova dopo pochi secondi il passo giusto e ci porta dentro un mondo pigro, raffinato, ovattato, una sorta di incrocio tra dream pop e chill wave, musica da cameretta proveniente da dimensioni lontanissime. Molto bene.

The Mystery Divide, The blue romantics

Dal New Jersey, The Mystery Divide si presenta mettendo sul piatto dei nomi dal peso specifico semplicemente incalcolabile: gli Smashing Pumpkins di Siamese Dream, i My Bloody Valentine di Loveless e il classico David Lynch di Twin Peaks. Io inserirei da qualche parte anche i Beach House e i Magnetic Fields: nomi impegnativi per un album extralarge che chiede attenzione, in cui lo shoegaze e il dream pop sommano mistero su mistero e in cui canzoni sussurrate e rumorose si alternano a lunghe suite d’ambiente. E noi qui, a ballare al Bang Bang Bar, o ovunque ci sia oscurità, bellezza ed empatia.