Stai fermo lì, che te lo do io il promemoria: Close Encounter, Corasandel, Cosmos in Collisions, Kitt vs Karr, Submeet, Xeresa, Wicked Expectation, Stàindùbatta.
S’intitola “Only once away my son” ed è un ambient “dronico” davvero bello.
I Deafcult con “Auras” hanno un modo efficace di intendere lo shoegaze: riverberi estremi, melodie che restano, suono massimo.
Gli Airiel tornano con un disco che suona molto forte, in modo delicato. “Molten young lovers” è un classico istantaneo.
Sebastian Lugli spiega come suonare in un gruppo shoegaze, lavorare con band non allineate provenienti da tutto il mondo e pagare anche l’affitto.
Ogni settimana è sempre la stessa storia. Meglio allora non pensarci e alzare forte il volume: questa playlist su Spotify è perfetta per te.
Sul sito dei My Bloody Valentine sono disponibili in preordine le riedizioni in vinile di “Loveless” e “Isn’t anything”. In attesa del disco nuovo.
Il dream pop è una questione di fede. E chi ama il dream pop non può che credere nei Morelings.
Facile parlare oggi di shoegaze. Se nel 1993 ti chiamavi Slowdive e facevi un disco intitolato “Souvlaki” venivi fatto a pezzi.
In esclusiva su Shoegaze Blog, il video di “Charming dress” degli Electric Floor. Una canzone bellissima.
Tornano gli Ummagma e al loro fianco ci sono Dean Garcia (Curve) e mister dream pop Robin Guthrie (Cocteau Twins).
Dagli Slowdive ai Cocteau Twins, una playlist su Spotify per chi crede ancora nelle mezze stagioni.