Manfredi Lamartina Fluttuando nello spazio, I suoni bruciano

Shoegaze 2025, la playlist con le migliori canzoni dell’anno (finora)

Con il nuovo anno, si rinnova radicalmente la playlist di Shoegaze Blog con le migliori canzoni shoegaze dell’anno: addio Shoegaze 2024, benvenuto Shoegaze 2025. Una selezione inevitabilmente ridotta, ma già molto interessante, con alcuni brani che con ogni probabilità ci accompagneranno fino alla fine dell’anno (e anche oltre, a dirla tutta): Cigarettes For Breakfast (copertina), Meatware, In The Afterglow, Mogwai, Tvfuzz, Park Praga, All You Can Hate, Cosmetic, Edless, Ampule, Glazyhaze, Chiaroscuro, Andy Bell, Dot Allison & Michael Rother, Blankenberge. Qui trovi il link per Apple Music. Premi play e suggeriscimi qualche altra traccia da aggiungere!

  1. Cigarettes For Breaktast, Glue. Stop & go; assordare sussurrando; se alzi troppo salta il tetto di casa tua.
  2. Meatware, Even. Epicità & malinconia; gli Interpol apprezzerebbero; riverberoni come piace a noi.
  3. In The Afterglow, Where the soft light flows. Ed è subito un meraviglioso ’91; chitarre da un’altra dimensione; voce che galleggia in una foschia perfetta.
  4. Mogwai, Fanzine made of flash. Ancora anni Novanta; il singolone che non manca mai; non vedo l’ora di ascoltarlo dal vivo.
  5. Tvfuzz, Generic coffee. Trova un’accoppiata migliore di quella composta da Jaguar + vibrato; shoegaze come dio comanda; il fuzz il nostro unico credo.
  6. Park Praga, Impatience. Cigarettes After Sex + Belong; grande pressione sonora; qualcuno ha detto shoegaze?
  7. All You Can Hate, I don’t care. «Se fossimo famosi, i nostri fan si chiamerebbero haters»; il post punk non morirà mai; variazioni emo nel dna.
  8. Cosmetic, Rosa & antrace. Chitarroni e chitarrine; cantautorato shoegaze; il basso detta legge.
  9. Edless, First try. Cinque minuti di grande dream pop; gli algoritmi lo odieranno; ma noi lo ameremo ancora di più.
  10. Ampule, Earth all along. Si poga come se non ci fosse un domani; il grunge è il nuovo shoegaze; tappi per le orecchie.
  11. Glazyhaze, Forgive me. Suoni sognanti da perderci dentro; pianissimo e fortissimo senza preavviso; perdonare o almeno provarci.
  12. Chiaroscuro, Piombo. La nuova ondata italogaze; Space Echo e distorsioni; la grammatica sonora della gen z.
  13. Andy Bell, Dot Allison & Michael Rother, I’m in love… Dream pop e psichedelia liquida; crescendo ipnotico; orecchiabilità.
  14. Blankenberge, Together. Chitarre come carta vetrata sul cuore; voci sospese nel riverbero; qualcuno sa che pedali usano?