Shoegazer, TikTok ci sta togliendo la gioia della musica

Tra chi mi contatta per farmi ascoltare il proprio brano ho notato che sono in aumento le indicazioni del tipo «attendi il minuto 2:01 perché lì il pezzo esplode», oppure «le parti più interessanti sono 1:50, 3:28, 4:54», o ancora «ci vuole un po’ prima che la traccia inizi a colpire duro, abbiate pazienza!». Sono frasi presenti non solo nei comunicati stampa o nelle email, ma a volte pure nei social. Inizialmente non ci ho fatto caso e sono anche stato al gioco, però la frequenza con cui si sono ripetuti questi episodi nelle ultime settimane mi ha prima incuriosito e poi un po’ inquietato. Capisco la preoccupazione che sottintende queste raccomandazioni, perché è la conseguenza della tiktokizzazione dell’ascolto. È significativo che a porsi il problema dei suggerimenti sia chi continua a fare una musica realmente alternativa che non segue i canoni richiesti oggi di durata, struttura, produzione: queste persone talentuose sembrano drammaticamente consapevoli del fatto che il pubblico di riferimento non è più quello che poteva essere un tempo.

Gli highlight, tipo la domenica sera in tv

TikTok fomenta un’ansia da fruizione distratta che sta rendendo la musica più breve, più veloce, più rumorosa. La soglia d’attenzione si è abbassata ulteriormente e dunque servono le note a margine e persino gli highlightEhi! Lascia perdere l’intro! – perché scrollare è più importante che ascoltare. L’aspetto però strano è che, per l’appunto, il problema non riguarda solo le canzoni banali – sappiamo bene quali sono – ma anche una nicchia culturale che si suppone sia creativa e consapevole: lo shoegaze.

@coolcataudios

40 days – slowdive | *+ this was my alarm in the beginning of 7th grade +* #fyp #coolcataudios #foryoupage #spedupsounds #slowdive #40days

♬ 40 days – coolcataudios

L’autosabotaggio

Un passo indietro. Lo scorso anno i Moderat avevano pubblicato un’edizione velocizzata del loro bell’album II. Non riuscivo a capire quale fosse il pensiero alla base di un’uscita discografica surreale: il trio tedesco voleva autosabotarsi? La risposta l’ho avuta qualche tempo dopo: su TikTok sono diventati virali i brani in versione sped up. E siccome TikTok è il campo centrale dove transita la nuova generazione di shoegazer, il disastro è stato inevitabile: c’è chi ha trasformato 40 days degli Slowdive in una roba perfetta per il corso di aquagym delle 19 e chi ha ridotto Your face di Wisp a una grottesca cantilena in fast forward. A quanto pare qualcuno si esalta davvero con queste tracce inutilmente frenetiche e non è un buon segno, perché nel nostro ambito si dovrebbe ragionare in modo diverso. Sottovalutare certe situazioni può diventare un errore.

Se queste sono le premesse

Non voglio attaccare una piattaforma che ha avuto un ruolo nel rilancio dei Duster, ma la sensazione è che TikTok stia togliendo la gioia della musica a chi suona e a chi ascolta shoegaze. È il punto finale di un processo che va avanti da qualche anno: mastering aggressivi, compressi e pompati per spiccare nelle playlist, minutaggi dimezzati per mitigare gli effetti dello skip facile nell’era dell’abbondanza e una categorizzazione estrema delle canzoni, tendenza mai vista in simili proporzioni. In più, ai distributori bisogna comunicare il momento esatto in cui il pezzo deve partire su TikTok, in quanto lo start naturale, il minuto 0:00, è fortemente sconsigliato. E allora shoegazer, com’è potuto succedere? L’ansia tecnologica del tutto e subito ci sta trasformando in social media manager? Le emozioni devono per forza essere ridotte a una sequenza di regole, algoritmi e parodie? Velocizzare o rallentare a caso una canzone – imponendo un cambiamento al mercato – ci dice che il cazzeggio è ormai più seducente dell’arte? Se queste sono le premesse, la faccenda sarà già compromessa quando l’intelligenza artificiale diventerà un reale competitore.

So che cosa stai pensando

Mi aspetto prima o poi la domanda furbetta: «Come la metti con i Nirvana che suonavano dal vivo Smells like teen spirit con un arrangiamento più veloce della versione studio? Non era già sped up quello?». Nel caso, ho pronta la risposta.