La notizia è clamorosa solo per chi non ha il polso della situazione reale: Sonic dei Glazyhaze è tra i 50 migliori album del 2025 (fino a questo momento) secondo Stereogum. Per la precisione, è al numero 19. Sia chiaro, queste canzoni sono notevoli a prescindere dalle classifiche, dai numeri, dalla viralità. Ma il fatto che questa giovanissima band riesca ad attirare l’attenzione di un sito statunitense così autorevole è un segnale interessante che dovrebbe essere recepito soprattutto dalle nostre parti: lo shoegaze italiano è qualcosa che non potrà essere sottovalutato – se non addirittura ignorato – ancora a lungo.

Da anni viviamo in una bolla redditizia ma autoreferenziale di sovranismo pop, con canzoni che raccontano un’Italia minuscola che esiste solo tra Milano, Roma e, se va bene, Napoli. È un gioco che garantisce visibilità e fatturato, ma che sta impoverendo creativamente un’intera generazione di musicisti (quasi tutti peraltro solisti, e forse non è un caso). I Glazyhaze, che hanno un’attitudine internazionale, ci dicono invece che si può essere rilevanti anche senza puntare – costi quel che costi – a milioni di stream. Speriamo che anche in Italia le testate più importanti si accorgano finalmente di loro – e delle altre band della scena – e capiscano che shoegaze e dream pop non sono nicchie: sono bellezza.