Giovedì shoegaze. Unire i puntini e poi ribaltare gli schemi

They Are Gutting A Body Of Water

Due segnalazioni che più diverse, probabilmente, non si può, ma che ribadiscono ancora una volta come la musica di cui si occupa Shoegaze Blog non è un flusso verticale costante: tra il punto A e quello B ci sono fratture, deviazioni, precipizi e risalite. Vogliamo davvero perderci tutto il paesaggio?

They Are Gutting A Body Of Water, Swanlike (loosies 2020-2023)

Più che sopra le righe, sono oltre le righe. La musica degli statunitensi They Are Gutting A Body Of Water è… boh. Shoegaze suonato in un telefilm anni Novanta trasmesso in quattro terzi, indie rock filtrato da un walkman dalle pile scariche, retromania rumorista perfetta per amanti di un’estetica Casio-style. Tipo dei Duster alle prese con certi glitch orecchiabili degli Avalanches, questo album è inclassificabile per davvero. Swanlike è un disco che raccoglie un po’ di roba dagli archivi della band, una compilation disomogenea di demo, cazzeggi e fracassi vari, una sorta di dietro le quinte in cui si incappa pure in una rielaborazione – o forse meglio dire smaterializzazione – della sigla di Dawson’s Creek. Pubblicità.

A Day In Venice, Stillness

Come lo definiamo questo singolo dell’italiano A Day In Venice? Forse non unisce proprio tutti tutti i puntini in ambito shoegaze e dream pop, ma c’è indubbiamente quel sentimento, quell’empatia, quell’affinità armonica che parla la tua lingua segreta, vive i tuoi tormenti più intimi, sente i tuoi batticuori più profondi. Stillness è una ballata raffinata e drammatica, certamente dreamy e un po’ post, ma anche e soprattutto trasversale e solenne. Una musica che ti prende sul serio. E per fortuna.