Lunedì shoegaze. Finalmente autunno

The Julies

Un ritorno, un esordio, un’anticipazione: traiettorie musicali disparate in questo lunedì fatto – finalmente – di parka sopra alla camicia di flanella.

The Julies, Always & always

I Ride ci hanno messo ventun anni per proporre nuova musica dopo un lungo hiatus? Gli Slowdive ventidue? Dilettanti. I Julies, da Mechanicsburg, Pennsylvania, si sono fatti attendere per ben ventisette anni prima di dare un seguito a January e Lovelife, EP datati rispettivamente 1995 e 1996. Solo per la meraviglia sognante e trascinante di My heaven is a dancefloor ne è valsa la pena di aspettare.

Maud Anyways, Impermament lane

Maud Anyways è il progetto della musicista francese Maud Platiau-Bourret, coadiuvata dal polistrumentista danese Casper Blond. Frustrata – come ogni musicista – dall’interruzione di prove ed esibizioni live con il precedente gruppo a causa del Covid, Maud all’inizio del 2021 si è messa in proprio, fino ad essere contattata dalla Shore Dive Records, etichetta sotto la quale ha pubblicato il recente album d’esordio. «Impermament lane è incentrato sul tema della paura universale dell’abbandono. Trovo che la vita sia un costante percorso precario».

The Youth Play, On fire

Diego Bracho inizia a comporre musica nella natia Barcellona attorno al 2018. Tra Ramblas e Messico produce un EP come solista prima di prendere armi, bagagli e pedaliere e spostarsi a Londra un paio di anni dopo; è lì che si concretizza, assieme a tre nuovi compagni di band, il progetto The Youth Play. A due buonissimi singoli come Wildflowers e After the moment ha fatto seguito pochi giorni fa On fire: sustain come se non ci fosse un domani, il risultato è un brano epico che lascia presupporre un grande futuro per questi ragazzi.