Il 2021 è stato un anno un po’ guardingo, di ostilità diffusa. Si resiste con ciò che si ha a disposizione: per esempio, la musica. Ecco ciò che quest’anno abbiamo amato di più.
Dream pop
Ma più corposa che mai.
Qualche anno fa, Alex Scally ha detto di odiare le band che cambiano da un album all’altro. La sua non l’ha mai fatto. Per fortuna.
Ha iniziato la chemioterapia a causa di un tumore al seno. È attiva una raccolta fondi per contribuire alle spese mediche. La comunità shoegaze si fa sempre sentire nel momento del bisogno.
Costanza Delle Rose dei Be Forest a tutto tondo: l’album solista “Shedding skin”, l’addio al passato, Guagno, la ricerca della leggerezza e, soprattutto, il lupo bianco e quello nero.
È come ascoltare contemporaneamente un album degli Hood, uno dei DIIV e uno dei Ruby Haunt.
Riscoprine il sapore con Космос на потолке, A Ritual Sea e HTRK.
Supernowhere, The Starlit Hues, Koko e Funeral Lakes: e tu chi inseriresti nella tua rassegna dei sogni?
Uno dei brani più belli del producer danese.
Ricomincia la scuola, ricomincia la musica con Letting Up Despite Great Faults, Æsthetic Will, Corduroy, Sungaze.
La definizione esatta di shoegaze.
Spleen lento e profondo nero per il duo milanese. Un’esclusiva Shoegaze Blog.