L’oroscopo shoegaze: The Radio Dept., “Lesser matters”

The Radio Dept., "Lesser matters" The Radio Dept., "Lesser matters"

Ho una collezione alta così di oroscopi dei Gemelli. Sono ritagli presi da qualsiasi rivista o giornale che abbia avuto tra le mani. Non li leggo subito, no. Aspetto sempre qualche mese o addirittura qualche anno prima di vedere che cosa mi avrebbe riservato quel giorno. Lo faccio perché odio l’incertezza, il non sapere che cosa accadrà, ma detesto ancora di più l’attesa di qualcosa che chissà se avverrà. Quindi prendo tempo, posticipo, cincischio. Tanto l’oroscopo illude: nel marzo 2003 mi prometteva tre stelle per l’amore, quattro per il lavoro, quattro per i soldi. Se l’avessi letto allora sarei andato dall’astrologo a chiedergli conto di una mezza dozzina di stelle mancanti al corso degli eventi. Non sarei stato gentile.

Non ci credo davvero, agli oroscopi

Le risposte non vengono da fattucchiere, preti o comici. Nemmeno dalla musica, se è per questo. Però le canzoni giuste, quelle che ti conoscono, capiscono, accompagnano ogni giorno, pongono le domande giuste. Lo shoegaze casalingo dei Radio Dept., per dire, mi colpisce quando usa toni soffusi e chitarre effettate per porre il solo interrogativo che conta: «Che cosa farai se non succederà niente?» (Bus). Forse dovrei fare una festa, una roba per gente eccentrica che osserva il cielo più nero per non guardare negli occhi la realtà più grigia. O forse non dovrei fare proprio nulla. Dovrei solo chiedere al me stesso del prossimo decennio: come mi sento oggi? Che cosa mi succederà?

(Tratto da 0-9 Zeronove, Urban Apnea Edizioni).